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Il potere della poesia

Una alunna della nostra scuola che preferisce restare nell’anonimato, e per la quale useremo uno pseudonimo, ama scrivere le sue riflessioni e poesie in versi liberi. Eccone alcune delle tante.

Lasciate un commento, a presto!!

 

1

Sente il freddo che le trafigge la pelle,
Il cuore caldo
La mente fredda.
Questo mi sussurrò.
Occhi grandi color nero
Attraverso lo specchio spento si guarda
Non vede nulla
Mi chiese quando la guardavo, cosa vedevo
Le dissi ” una bella ragazza forte e tenace”
Le chiese cosa vedesse lei
Mi rispose “solo una femmina”
Capelli vivi e con il suo sorriso dominava il mondo
Mani fredde e cuore caldo.
Naso perfetto
Curve che la rendevano sexy
Sguardo dolce, questo vedevo in lei.
Le dissi “non credo che tu veda solo una femmina allo specchio,
dovrai vedere che persona sei”
Mi guardò ” vedo tutto nero, sono un mostro,
ho sofferto troppo per poter andare avanti, ho un fiume dentro me che sta per straripare
se riuscissi a vedermi allo specchio sarei dei frammenti di una me che sarei potuta diventare.
Potrei vedere me in una vita diversa da questa,
vedere come sarebbe potuto andare se non avessi sofferto…”
Ogni sua parola era un fiocco di neve gelato che cadeva sul mio cuore
“Io sono così, faccio schifo a me stessa, non ho neanche più voglia di vivere”
Piano piano il mio cuore diventava sempre più bianco dalla neve, la sua vita mi faceva male,
feriva.
E come se facesse una magia non riuscivo quasi più a vedere la ragazza di prima.
Le chiesi con le lacrime agli occhi “perché dici questo?
Perché lo fai, non è divertente, mi stai facendo male!”
Scoppiai a piangere.
Mi rispose guardandosi allo specchio con occhi spenti
“Sono la parte oscura, sono un mostro, sono la parte peggiore di te”
mi guardai allo specchio e mi accorsi che mi guardava attraverso l’anima,
il cuore si gelò mentre le lacrime si fermarono,
fu l’ultima volta che parlai con me stessa.
2
Sospiro, guardo il cielo
Le stelle mi parlano.
Sono libere, brillano
Splendono dietro il velo
Le nuvole chiare passano lentamente, come la vita
Con il suono della musica sembra quasi che ballino
Sono vive
La luna calante quasi senza luce ormai
Sorride
Tutto prende vita
Le luci delle stelle danzano
La luna gira 
Ma il mondo sembra fermo
Io, sono ferma.
Come una bici abbandonata nella cantina.
In attesa
Aspetto di essere aggiustata
Sembra così impossibile….
Sospiro
L’aria esce dal mio corpo
è visibile a causa del freddo
che vive nel mio corpo da anni
Nel silenzio sento il vuoto
Mi parla
Ma non ascolto
Chiudo gli occhi,
per paura di qualcosa che non conosco.
Senza accorgermi sogno
La sabbia fra le dita
Il suono del mare
Il sole all’orizzonte
Odore di vita
Mi sento libera…
L’acqua è limpida
Il cielo assume un colore profondo
Che mi aiuta
Mi aiuta a essere serena con me stessa
Mi sento di vivere in pace
Voglio vivere in pace.
La luce del sole viene spenta con un suono
Simile al tuono
Apro gli occhi.
Tutto si spegne.
BROWN EYED GIRL

Oggi si fa poesia! “L’ode della gelosia” di Saffo

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La celebre poetessa Saffo.

In questi giorni, nelle ore di storia stiamo affrontando lo studio dell’Antica Grecia. Per questo la nostra professoressa di Lettere ha letto in classe la celebre “Ode della gelosia” della poetessa Saffo. Dopo averne svolto la parafrasi, ognuna di noi si è divertita a creare la sua interpretazione. Qui di seguito puoi leggere la versione di Camilla, di Prima triennale.

 

“Quell’uomo davanti a te ha la bellezza di un dio.

Sta accanto a te, sente la tua voce dolce, odora il tuo magnifico profumo

e osserva pieno d’amore il tuo sorriso.

Oh, a me batte forte il cuore, vorrei averti accanto a me, ma ho molta paura.

Ti scorgo un attimo, ti vedo da lontano e mi sento morire.

La voce se ne va, il battito del mio cuore

aumenta appena i miei occhi ti osservano,

la voce come per magia se ne va; la lingua resta lì, immobile,

mi tremano le gambe e dentro al mio corpo ogni organo si attorciglia

per la gelosia che sto provando.

Mentre osservo la tua bellezza un brivido mi trapassa il corpo,

è caldo ma molto veloce e a un certo punto non capisco più nulla.

Inizio a sudare, il mio corpo non collabora

con il mio cervello. Mi manchi, ti vedo

da lontano e mi tornano alla mente tutti i ricordi.

La gelosia mi assale, l’erba è meno verde dei miei occhi in questo momento,

e mi sembra la morte mi assalga.

Ma nel mio cuore lo so, e lo sai anche tu,

io sarò eternamente tua e tu sarai eternamente mia.”

Camilla

 

 

 

 

“Acqua e riciclo a regola d’arte”: il nostro progetto!

Per il progetto “Acqua e riciclo a regola d’arte”, Fabbriche aperte di Coca Cola HBC Italia, noi ragazze di seconda triennale abbiamo scelto di comunicare e diffondere il valore dell’acqua e l’importanza del suo riciclo utilizzando conoscenze trasversali.  Ispirate dal concetto per il quale le parole possiedono una propria fisicità, abbiamo scelto alcune poesie di autori italiani e stranieri che costituiscono parte essenziale del patrimonio culturale e artistico. All’interno delle opere selezionate, abbiamo individuato versi di particolare bellezza e armonia in cui fosse esaltata l’acqua nelle sue diverse forme. Attraverso il riciclo di versi poetici che vedono l’acqua come protagonista, abbiamo composto una nuova poesia bilingue, in cui i versi in italiano e in inglese vanno a incastonarsi completandosi a vicenda ed enfatizzando il messaggio: l’acqua è vita e accompagna l’uomo nel suo percorso sulla Terra. Il passo successivo è stato la raccolta di brevi video in cui ognuna di noi ha espresso il suo rapporto con l’acqua. Durante una gita al mare organizzata dalla scuola, abbiamo portato in scena la poesia  improvvisando la recitazione con materiali trovati sulla spiaggia. La prova si è conclusa con il montaggio dei diversi video, fino alla creazione di un divertente cortometraggio. ENJOY!

Le nostre poesie

Ode a una dama

di Kimberly Mena Nunez

La poesia

la portò via.

Mentre camminava sul prato

dopo aver donato il cuore.

La pioggia l’aveva spenta,

dopo tanto aver pianto

il dolore rallenta

mentre finisce il suo canto.

L’ultima carezza dalla madre fu data,

senza sapere cosa sarebbe successo.

Con le lacrime agli occhi l’aveva incantata

mentre la morte prendeva l’anima in suo possesso.

 

Noi

di Valentina Tedone

Ci sono emozioni impossibili,

le vedo deteriorarsi come fossili.

Dentro i tuoi occhi soffrono rinchiuse

da dubbi e confuse scuse.

Ci siamo sempre feriti,

tu non concedi fiducia,

quanti tentativi falliti

contro il tuo orgoglio che brucia.

Continuiamo ad andare avanti

mentre il tempo ci fa stringere i denti.

Quando mi apro tu esplodi,

parli solo di ciò che odi.

Se invece tacessi un secondo

sentiresti il mio cuore agitato,

se ascoltassi il mio battito profondo

sentiresti il mio dolore soffocato,

se mi guardassi ancora una volta

ti farei leggere la mia anima;

si finge morta sepolta

e non mi regala nemmeno una lacrima.

 

 

Un ricordo indelebile

di Gabriella Cifarelli e Alessia Ruberti

Ed eccoci qua…

a osservare la vita

lenta risalita.

Ed eccoci qua,

tenendoci per mano

andremo lontano, nel mondo in cui siamo.

Capiremo di amarci

trovando un modo per distrarci.

Partendo per un lungo viaggio,

riflettendo su quello che è stato,

abbattendo le barriere del nostro passato

con l’animo incazzato.

Rit. E ci chiediamo “Quant’è bello l’amore?”

ma non sappiamo che sapore ha…

E crediamo di averlo vissuto per ore

senza nemmeno un’identità.

Ed eccoci qua

pensando alle belle parole,

ascoltando i passi del nostro amore.

Ed eccoci qua

onorando alla vita

la lunga vittoria di una lenta risalita.

Rit. E ci chiediamo “Quant’è bello l’amore?”

ma non sappiamo che sapore ha…

E crediamo di averlo vissuto per ore

senza nemmeno un’identità.

Il suono della tua voce

è il battito del mio cuore.

 

 

Futuro senza presente

di Maria Orza, Carlotta Brocchini, Amos Carnevale

C’è una ragazza in cerca del suo futuro

non sa se avrà un lavoro o ci sarà qualcuno.

A 16 anni è già stanca del suo presente

si sente già grande volando con la mente.

Un giorno tempestoso come il suo umore la portò in biblioteca

tra una pagina e l’altra iniziò a bere, e i problemi erano più chiari

sul fondo del bicchiere.

La notte scura l’occhio si appanna e si ha sempre più paura.

Ma il suo subconscio non viaggia nel futuro.

Pensieri avvelenati nascondono il cianuro.

Il suo percorso è ripido

è inquieto, oltre a se stessa ha tutta la sua famiglia dietro

un peso troppo grosso per una sedicenne ma lei ce la può fare

ne uscirà un’altra volta indenne.

Il mondo ormai si è spento intorno a lei

combatte tutto il suo sorriso

abbatterà anche gli dei.

Lei crede in se stessa

rimarrà sempre in piedi in mezzo alla tempesta.

Lei crede che ce la farà, spinge tutto oltre la sua età

contro il male il bene regnerà,

sarà sempre convinta

niente la stancherà.

NOI

di Giorgia Trafossi

Caro Marco.

Ti scrivo dal profondo del mare

nascosta dentro un giardino di corallopoesia

a riparo dagli squali

ma invisibile per le sirene.

Quando ne ho voglia

alzo gli occhi e guardo il sole

attraverso milioni

di miliardi

di metri cubi d’acqua

e finalmente

Non mi bruciano più gli occhi

 

L’amore come un fiore

di Victoria Dias Luna e Sara Selmi

Oh, l’amore

cresce come un fiore,

rossi sono i petali

colore della passione.

Scaccia tutti i mali

con momenti speciali,

regalando nuove emozioni.

Le pungenti spine

parlano per il dolore,

creando ferite

in ogni dove.

Il verde, colore della vita

rimargina ogni ferita.

Marrone diventa appassendo

come l’amore quando sta finendo.

 

Poesia

di Angelica La Fortezza e Jessica Tuvo

 

Una donna s’alza e canta

Il suo corpo ricoperto da un telo

M’innamorai della sua immagine Santa

Quando la guardavo m’immaginavo in cielo

 

Mi parlava dell’amore

Ed io passavo ore intere a guardarla

Nei suoi occhi vedevo il terrore

Nonostante tutto non ho mai smesso di pensarla

 

Due corpi distesi su un campo di fiori

Sotto questo cielo stellato

Abbracciandola non sentivo rumori

Finalmente mi sono innamorato.