Categoria: In Laboratorio

Comunicare per immagini, la fotografia di moda: Craig McDean

Oggi in aula abbiamo analizzato insieme alla professoressa di Lettere  le fotografie che un fotografo di moda inglese, Craig McDean, ha realizzato per Vogue. Abbiamo deciso così di ispirarci a questa immagine per creare una ‘nostra’ copertina in laboratorio:

Craig McDean
Craig McDean per Vogue

 

Arlinda è stata scelta come modella ed Elena si è occupata del make up sotto la supervisione della docente di Estetica. Ecco tutti i passaggi:

  1. Elena ha applicato un tris di correttori per correggere le imperfezioni del viso;
  2. In seguito, ha steso con il pennello un fondotinta porcellana;
  3. Poi ha applicato la cipria e un blush sulle guance sui toni del marrone;
  4. Le sopracciglia sono state definite in modo molto marcato usando una matita nera.
  5. Anche agli occhi è stata data maggiore definizione con una matita nera, stesa anche nella rima interna dell’occhio, rendendo lo sguardo profondo;
  6. Un tocco intenso di mascara  e il rossetto rosso hanno completato l’opera.

 

In laboratorio, Arlinda è stata acconciata sotto la supervisione della docente Chiara Fuduli:Dopo uno shampoo accurato con applicazione della maschera, i capelli di Arlinda sono stati acconciati con una piega liscia utilizzando la piastra per accentuare l’effetto. Infine sono stati lucidati con uno spray apposito per accrescere l’effetto brillantezza. Ecco come appariva Arlinda prima del make up viso e dell’acconciatura.

PRIMA
Arlinda PRIMA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ed ecco invece Arlinda nella versione definitiva:

Foto di Irene Vivarelli
Arlinda nella prova di copertina. Cosa ne pensi? Lasciaci un commento!

Comunicare per immagini: a scuola con… Helmut Newton!

In questo articolo vedrai la prova con cui Elvira e il suo gruppo di lavoro ha concluso il modulo di Educazione all’immagine “Comunicare per immagini“. Ecco le fasi con cui sono stati realizzati in Laboratorio di Estetica il make up e in Laboratorio di Tecniche per l’acconciatura lo stile di acconciatura, sotto la supervisione rispettivamente della prof. Ronzoni e della prof. Fuduli. L’obiettivo finale era creare un’immagine liberamente ispirata a questa famosa fotografia dell’attrice Jodie Foster, di Helmut Newton.

In Laboratorio di Estetica:

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Jodie Foster, Helmut Newton
  1. Dopo aver preparato il viso di Elvira, le compagne hanno corretto le imperfezioni e i rossori con il tris di correttori;
  2. In seguito, hanno applicato con il pennello due fondotinta, uno color caramello e uno porcellana;
  3. Sugli occhi è stato steso un ombretto color nocciola e marrone più scuro sfumato;
  4. Le sopracciglia sono state scurite e uniformate con un ombretto marrone scuro;
  5. La linea degli occhi è stata tratteggiata con un eyeliner nero;
  6. Come finitura ultima, le ciglia sono state allungate con un mascara a lunga tenuta.

In Laboratorio di Tecniche dell’acconciatura:

  1. Dopo che Merj ha effettuato uno shampoo accurato e applicato una maschera per capelli normali, Elvira è passata all’asciugatura.
  2. I capelli sono stati asciugati con una piega liscia lasciando le lunghezze leggermente ondulate;
  3.  Merj ha passato la piastra sulle lunghezze creando piccoli boccoli;
  4. Come finitura, ha spruzzato la lacca e uno spray lucidante ai semi di lino.

Ecco come appariva Elvira a metà della preparazione, prima dell’acconciatura:

Elvira è quasi pronta per lo scatto...
Elvira è quasi pronta per lo scatto…

 

 

 

 

 

 

Ed ecco le prove finali di copertina, quale preferisci? Lasciaci il tuo commento!

 

 

Foto di Irene Vivarelli
Elvira in una prova di copertina, versione black and white!

 

Elvira nella stessa immagine ma in versione a colori!
Elvira nella stessa immagine ma in versione a colori!

 

 

 

 

 

 

Elvira in una prova di copertina... Quale preferisci?
Elvira in una prova di copertina… Quale preferisci?

Comunicare per immagini: la fotografia di moda

Per l’ultima prova del modulo di Educazione all’immagine, noi di Seconda triennale abbiamo scattato alcune foto per simulare la realizzazione della copertina di una rivista di  moda!

In questo primo articolo puoi vedere la prova del gruppo di lavoro di Asia P. e i vari step per la preparazione. La classe doveva ispirarsi liberamente ad alcune fotografie selezionate insieme alla prof di Italiano. Qui di seguito, la foto di Yousuf Karsh in cui è rappresentata la grande Audrey Hepburn.

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Yousuf Karsh, Audrey Hepburn, 1956

In laboratorio di estetica Iris ha truccato la modella con la supervisione della docente Tecla Ronzoni, mentre nel laboratorio di Tecniche dell’acconciatura Asia è stata acconciata sotto la supervisione della docente Chiara Fuduli.

Nel Laboratorio di estetica:

  1. Dopo un’accurata pulizia del viso e la stesura di una maschera liftante, Iris ha corretto gli inestetismi con correttori verde, beige e aranciato.
  2. In seguito, ha utilizzato un fondotinta di tonalità porcellana, coperto da una cipria opacizzante.
  3. Per il chiaroscuro ha utilizzato un blush color caramello e un illuminante.
  4. Ha definito le sopracciglia con una matita apposita castano chiaro e con ombretto nero ha sfumato le palpebre.
  5. Infine ha delineato gli occhi con una matita nera e ha applicato un mascara nero sulle ciglia. La bocca non è stata truccata per ottenere un effetto più naturale.

 

Asia in versione... acqua e sapone
Asia in versione… acqua e sapone.

 

Nel laboratorio di Tecniche dell’acconciatura:

  1. Dopo aver eseguito uno shampoo con trattamento ristrutturante per capelli sensibilizzati, è stata fatta una piega liscia a phon.
  2. In seguito è stata passata una piastra lisciante.
  3. Dopo aver pettinato i capelli da un lato, le compagne hanno creato una coda laterale col supporto di una spugna per chignon, attorno alla quale sono stati avvolti i capelli lasciando le punte “sparate”.
  4. Come finitura, sono stati applicati una lacca e uno spray lucidante ai semi di lino.

 

 

 

 

 

Ed ecco il risultato finale! Abbiamo fatto alcune prove di copertina, scrivici per dire qual è la tua preferita! Nel prossimo articolo vedrai la prova conclusiva di Elvira e del suo gruppo di lavoro!

Asia in una delle versioni finali della cover.
Asia in una delle versioni finali della cover. Tutte le foto sono di Irene Vivarelli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Asia in versione black and white. Foto di Irene Vivarelli
Asia in versione black and white.

 

 

 

Foto di Irene Vivarelli
Ed ecco l’ultima versione! Quale ti è piaciuta di più, scrivi il tuo commento!

 

 

Tonalizzazione di uno shatush

Questa mattina in laboratorio il gruppo delle parrucchiere di prima triennale ha svolto incarichi diversi. Qui di seguito puoi vedere tutti i passaggi con cui è stata eseguita la tonalizzazione di uno shatush da una colorazione chiara a una più scura. Inizialmente abbiamo apportato pigmenti caldi sulle lunghezze per evitare colori indesiderati. In seguito, eliminando la maggior parte della colorazione applicata dopo circa dieci minuti di posa, abbiamo scelto un colore più scuro e lo abbiamo applicato sulle lunghezze. Il tempo di posa è di circa 20 minuti. Al termine del trattamento, abbiamo sciacquato la capigliatura e eseguito uno shampoo specifico. Nel video qui sotto, i passaggi per completare l’opera… la messa in piega!

 

E il risultato finale….20170428_120520

La maschera di Atena

Nella mitologia greca, Atena è la dea della sapienza, della tessitura e della strategia militare, ovvero gli aspetti più nobili della guerra. Ѐ anche protettrice di Atene. I suoi simboli sacri sono la civetta e l’ulivo,  ha spesso con sé il suo animale sacro e indossa un mantello. Immune alle frecce di Eros, resta, per sua scelta, eterna vergine, e per questo è conosciuta come Athena Parthenos (la Vergine Atena). Ecco una maschera ispirata a questa dea.

Occorrente:   limone

un vasetto di yogurt, lievito di birra e mezzo limone.

Preparazione: mettere in un recipiente un cucchiaio di lievito di birra, un vasetto di yogurt magro e aggiungere il succo di mezzo limone. Stendere sul viso il prodotto ottenuto in maniera uniforme, facendo attenzione a non avvicinarsi a occhi e bocca. Lasciare in posa per circa 15/20 minuti.

di Mery Turco, Elvira Stucchio, Elena Paganini

La maschera scrub di Cibele

Cibele è un’antica dea dell’Anatolia. Dea della Natura, degli animali e dei luoghi selvatici. Simboleggia la forza creatrice e distruttrice della Natura. Viene  solitamente raffigurata seduta sul trono o sul carro trainato da leoni o leopardi. Indossa una corona turrita. Una leggenda narra che Zeus fosse innamorato di lei e fosse tormentato dal desiderio di possederla. Ecco una maschera ispirata a questa affascinante divinità.

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Occorrente

1 cucchiaio di miele

1 cucchiaio di bicarbonato

PREPARAZIONE

Mettere in  una ciotola il miele ed il bicarbonato, mescolare bene e applicare sul viso con le dita, con movimenti circolari in modo da massaggiare la pelle e detergerla. Lasciare in posa per un paio di minuti, poi sciacquare  con acqua tiepida per eliminare le tracce di miele. Infine, asciugare con una salvietta morbida. Chi ha la pelle molto sensibile, può utilizzare soltanto il miele.

Di Alessia Lazzerini

Ginevra Gaia Gaspari

Barbara Damiano

La maschera di Demetra

 Demetra è la dea del grano e dell’agricoltura; artefice del ciclo delle stagioni, della vita e della morte, costante nutrice della gioventù e della terra verde. Demetra in greco antico significa MADRE TERRA. Ecco una maschera purificante ispirata alla dea, che abbiamo pensato per voi.

 

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Occorrente:

10 g. di lievito di birra

acqua di rose o infuso.

Procedimento: Schiacciare con una forchetta i 10 g. di lievito di birra (acquistabile dal fornaio e nei supermercati), e unire acqua di rose o un infuso adatto. Applicare la maschera e tenere in posa finché non è completamente asciutta. Rimuovere la maschera con acqua tiepida.

di Giulia Triacca e Alice Galia

Le maschere delle Muse

Le Muse erano divinità minori che appartenevano al dio Apollo. Erano nove sorelle, giovani e bellissime, figlie di Zeus e di Mnemosine, nate ai piedi dell’Olimpo. A questo però preferivano il Parnaso, dove amavano suonare, cantare e danzare per il dio Apollo. Ognuna di esse aveva le sue particolari attribuzioni:

Calliope: il cui nome in greco significa “dalla bella voce”, era l’ispiratrice della Poesia Epica
Erato: deriva il nome da Eros ed è considerata l’ispiratrice della Poesia lirica e del canto corale
Clio: è la Musa della Storia.
Euterpe: nella mitologia greca e romana è la musa della Musica, protettrice di strumenti a fiato e, più tardi, anche della poesia lirica.
Melpomene: “colei che canta la Tragedia”, è la musa del Canto, dell’armonia musicale e della tragedia.
Polimnia: è la musa protettrice dell’orchestica, della pantomima e della danza.
Talia: (fiorire), è colei che presiede alla commedia ed alla poesia bucolica.
Tersicore: è la musa della Danza, il suo nome viene dalla parola (“mi piace”) e (“danza”).
Urania: figlia di Zeus e di Mnemosine, è la musa dell’astronomia e della geometria. Ha  in mano il mappamondo e un compasso.

Le Muse sono invocate specialmente dai poeti come ispiratrici delle lore opere. Chiunque osi offenderle viene severamente punito, come le figlie del re della Tessaglia, che avevano voluto rivaleggiare con loro nel canto e furono mutate in uno stormo di rauche gazze. Oltre al Parnaso, le Muse frequentano anche altri luoghi: il monte Pindo, il monte Elicona. Gli alberi a loro consacrati sono l’alloro e le palme e hanno a loro servizio Pègaso, il cavallo alato.

Le maschere delle Muse

DECONGESTIONANTI PER PELLI SENSIBILI E CON COUPEROSE O IPEREMIE

 

Occorrente

1 cetriolo, 1 ananas, 1 vasetto di yogurt magro con un cucchiaio di miele

Al cetriolo – Stendere fette di cetriolo direttamente sul  viso. Quando le fettine si seccano, rimuoverle e sciacquare con acqua tiepida.

ananas

All’ananas – illumina la pelle come un leggero peeling ed ha azione lenitiva; mettere le fette d’ananas direttamente sul viso perfettamente pulito e, dopo 20 minuti circa, sciacquare con acqua tiepida

yogurt

Allo Yogurt e Miele – sciogliere un cucchiaio di miele in mezzo vasetto di yogurt magro, applicare sulla pelle, picchiettando con molta delicatezza. Lasciare agire per qualche minuto e poi risciacquare con acqua tiepida.

 

di Sara, Carlotta, Matilda

 

 

La maschera di Iride

Iride, la divina messaggera, figlia di Taumante ed Elettra e sorella delle tre terribili arpie Celeno, Ocipite e Aello è personificazione dell’arcobaleno che unisce il Cielo alla Terra. È una fanciulla dai piedi veloci come il vento, con le ali dipinte di tutti e sette i colori dell’arcobaleno e porta gli ordini celesti di Zeus e di Hera agli altri dei e agli altri uomini.

È rappresentata vestita di iridescenti gocce di rugiada ed è proprio per la sua luminosità di colore variabile che la membrana dell’occhio si chiama “iride”. Ecco una maschera di bellezza ispirata a questa splendida dea:

BANANA

Occorrente

1 banana

panna fresca

Schiacciare in una ciotola una banana e in seguito spalmarla su tutto il viso e collo. Per renderla più cremosa si può aggiungere un cucchiaio di panna fresca. Infine lasciarla in posa 30 minuti e sciacquare, senza lasciare residui, con acqua tiepida.

 

di Iris Lodola, Arlinda Kalej, Kristiana Jushi

 

Make up tutorial: la Berlino degli anni Ottanta

All’epoca della Guerra Fredda anche in fatto di moda e bellezza le tendenze erano molto diverse fra Est e Ovest della Germania. Nell’Est l’individualismo la faceva da padrone, così anche il look diventava un modo per distinguersi, mentre le ragazze che stavano dall’altra parte vestivano in modo meno ricercato e molto simile una all’altra. Il look tedesco, soprattutto quello della Germania dell’Ovest prendeva spunto dalle tendenze mondiali. Lo stile era molto particolare: tute, jeans a vita alta, scaldamuscoli, t-shirt e cappotti lunghi fino ai piedi.

MODA PUNK:

Il punk in Germania è diventato popolare nel 1970 fino al massimo splendore per tutti gli anni ’80. Si sono poi formati una serie di gruppi punk, che in poco tempo  hanno portato alla creazione di una scena punk tedesca.

LA “CRESTA” PUNK:

Esistono un sacco di modi per avere una cresta punk. La più comune è realizzata con acqua e zucchero. Occorre:

  • versare dell’acqua in un bicchiere e successivamente riempirlo di zucchero.
  • Una volta avuto un impasto di acqua e zucchero iniziare a passarlo sulla ciocca di capelli destinata a diventare un punta della vostra cresta.
  • Infine procedere con tutte le altre ciocche.

MAKE UP PUNK:

  • Prima di realizzare la base, si procede con la definizione dell’occhio attraverso una marcata linea di eyeliner che si spinge oltre il limite dell’occhio allineandosi con il margine esterno delle sopracciglia. Anche la palpebra inferiore dell’occhio va delimitata dal segno dell’eyeliner.
  • Applicare un’abbondante quantità di mascara nero sulle ciglia superiori e inferiori.
  • Si passa in seguito alle sopracciglia, che vanno infoltite con l’applicazione di piccoli tocchi di matita nera fino a creare un effetto marcato e intenso.
  • Si stende un fondotinta di una tonalità più chiara rispetto a quella della pelle.
  • Si applica un blush color rosa shocking sugli zigomi.
  • Si definiscono le labbra con una matita nera e le si riempiono con un rossetto opaco rosso scuro o nero. 20161221_111349

In GERMANIA OGGI.

A Berlino esistono molti quartieri nei quali è possibile trovare negozi di abiti e accessori vintage, pertanto lo street style ne è decisamente influenzato. Il look del giovane tedesco dei centri più grandi è casual ma attento alla moda, ricco di dettagli cool e influenze vintage.

BENESSERE:

Oggi rimane il termine Baden (“fare il bagno”), che spesso accompagna località che hanno una storia termale da raccontare. Vicina all’Italia, la Foresta Nera offre una strada ricca di città termali, un percorso del benessere che attraversa un meraviglioso ambiente naturale. Anche il resto della Germania offre una vasta quantità di centri termali e benessere, ad esempio: Aquisgrana con le sue sorgenti termali. Al giorno d’oggi in Germania, specialmente nelle grandi città come Berlino si trovano molti prodotti bio per la cura del corpo a poco prezzo. Lo stile berlinese è molto difficile da definire, tante persone si muovono in bicicletta o semplicemente stanno fuori per tante ore e non sanno quando torneranno a casa, quindi necessitano di una borsa capiente o addirittura uno zainetto.