In questi giorni, nelle ore di storia stiamo affrontando lo studio dell’Antica Grecia. Per questo la nostra professoressa di Lettere ha letto in classe la celebre “Ode della gelosia” della poetessa Saffo. Dopo averne svolto la parafrasi, ognuna di noi si è divertita a creare la sua interpretazione. Qui di seguito puoi leggere la versione di Camilla, di Prima triennale.
“Quell’uomo davanti a te ha la bellezza di un dio.
Sta accanto a te, sente la tua voce dolce, odora il tuo magnifico profumo
e osserva pieno d’amore il tuo sorriso.
Oh, a me batte forte il cuore, vorrei averti accanto a me, ma ho molta paura.
Ti scorgo un attimo, ti vedo da lontano e mi sento morire.
La voce se ne va, il battito del mio cuore
aumenta appena i miei occhi ti osservano,
la voce come per magia se ne va; la lingua resta lì, immobile,
mi tremano le gambe e dentro al mio corpo ogni organo si attorciglia
per la gelosia che sto provando.
Mentre osservo la tua bellezza un brivido mi trapassa il corpo,
è caldo ma molto veloce e a un certo punto non capisco più nulla.
Inizio a sudare, il mio corpo non collabora
con il mio cervello. Mi manchi, ti vedo
da lontano e mi tornano alla mente tutti i ricordi.
La gelosia mi assale, l’erba è meno verde dei miei occhi in questo momento,
e mi sembra la morte mi assalga.
Ma nel mio cuore lo so, e lo sai anche tu,
io sarò eternamente tua e tu sarai eternamente mia.”
Camilla